PROGETTO DI RICERCA PERMANENTE DI LINGUAGGI SCENICI CONTEMPORANEI ED INTERDISCIPLINARI 

Guidato da Samanta Cinquini Mia e Micaela Leonardi



– E vidi, tra le persiane – per andare in bagno alla notte – in mezzo al lago “saranno state le 5:00” due donne impegnate in un particolare gesto. L’una in piedi, chiaramente dalla chioma generosa e rossa – orfica; pescare al lume di lanterne cinesi appese sul natante e l’altra “con l’aiuto del cannocchiale poichè il buio ancora intercedeva gli occhi” mariana nel suo candore imprevisto intenta a pulire i pesci ricoverati nella barca con tale maestria da parere nata per questo. Mi ferì nella lente d’improvviso un bagliore minuto. La celeste non mondava soltanto l’animale bensì ne estraeva la lisca e proseguiva con il dorarla.

Il collettivo de’ Il Pesce d’Oro nasce così nel 2016 : una lettera rivolta ai giovani e distribuita attraverso i social – chiama 13 donne a prepararsi per la doratura. Possibilmente non professioniste. Dai 18 ai 99 anni d’età.
Ben presto Samanta Mia perde interesse per la performance fine a se stessa e domanda al gruppo di restare, avviando così un percorso di natura anzitutto pedagogica ed interdisciplinare artistica. 

Dal 2017 si aggiungono al gruppo uomini. La doratura resta come pratica rituale, accanto ad altre pratiche che emergono. Gli appunti iniziali vengono tradotti in una favola inedita.
Il corpo, il rito, il mito contraddistinguono la ricerca. 

Gli allenamenti accadono mensilmente per due giornate intensive di lavoro. Contano inoltre dalle 3 alle 5 residenze annuali. La durata delle residenze è variabile. 

Il collettivo de’ Il Pesce d’oro attraversa i linguaggi dell’arte, del teatro, del video, dell’illustrazione, della didattica, dei mestieri.
Accanto al nucleo centrale degli allenamenti è infatti possibile accedere alle classi di progettazione artistica e curatoriale ed ai vari laboratori aperti.
Talvolta, durante le residenze, l’intreccio con la comunità ospitante genera nuove laboratorietà.

Il gruppo è in continua evoluzione. Designer, musicisti, ricercatori, insegnanti, operai, studiosi, psicologi, educatori, artigiani, studenti, artisti, professionisti e non. 
In generale resta nomade ed aperto ad ogni spazio che desidera ospitare l’evoluzione del lavoro per delle sessioni di residenza.

Le sessioni de’ Il Pesce d’oro, previo accordo, sono aperte agli osservatori. Gli osservatori sono coloro che manifestano un interesse e ci scrivono.

Il collettivo de’ Il Pesce d’oro firma opere video, opere performative, opere fotografiche.
Lo stesso collettivo accompagna singoli autori nella realizzazione del proprio progetto artistico. Ponendo sempre il processo e la collaborazione come elemento fondativo.
La fotografia, traccia di documentazione degli allenamenti, è parte integrante del linguaggio de Il Pesce d’Oro.


“Tutti gli artisti si somigliano. Sognano di fare qualcosa che sia più sociale, più collaborativo e più reale dell’arte”.

Dan Grasham